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A Reggio Calabria è già effetto Ryanair

Reportage dal chilometro più bello d’Italia che inizia ad essere meta turistica di grandi opportunità

Attualmente il turismo sposta nel mondo un miliardo e quattrocentomila persone l’anno e si stima che entro la fine del decennio saranno due miliardi. Negli anni Cinquanta del Novecento erano scarsi un milione.
Il dato ci pone il discrimine come la Calabria abbia oggi la possibilità di mettere a sistema una filiera economia di possibile sviluppo. Con un vantaggio, evitare di finire in quel fenomeno di iperturismo che oggi limita l’accesso al vacanziere, dalle bellezze di Venezia alle vette di Machu Picchu.
Benvenuti a Reggio Calabria che accoglie le prime avanguardie del turismo globalizzato sul chilometro più bello d’Italia, definizione riferita alla splendida via Marina che ti offre la Sicilia che quasi la tocchi per mano all’ombra di alberi maestosi. Claim ancora da sfruttare spiegando magari che è una leggenda metropolitana che lo slogan sia di Gabriele D’Annunzio, considerato che il Vate mai fu in città.
La promozione si deve alla voce di Nando Martellini che in occasione del Giro d’Italia del 1955 l’aveva ritenuta bella sentita dal giovane collega Adriano De Zan che a sua volta l’avrebbe orecchiata allo Sporting club locale. Anni dopo l’avvalorò il sindaco Scopelliti che per spirito di parte la voleva rendere parallela al motto “Boia chi molla”, altra incerta paternità dannunziana, assunta a notorietà con i moti del 1970, e su questo versante non sarebbe peregrino pensare in futuro ad un attrattore storico che racconti la Rivolta di Reggio Calabria, la quale resta ricordiamo il più grande fenomeno di insurrezione urbana del Novecento europeo.

Il Duomo di Reggio Calabria

Per il momento l’attrazione sono i Bronzi e il Museo Archeologico, il Duomo, il Castello, il clima mediterraneo, cibo delizioso e vita urbana poco contaminata dai modelli unificanti in tutto il pianeta.
Basta un week end per accorgersi che in città il turismo è arrivato. Comitive ristrette di stranieri con zaini e sandali sciamano con i loro zainetti tra le linee longitudinali di corso e lungomare attrezzate di borse termiche e sacchetti colmi di bontà gastronomiche locali acquistate in mercatini d’occasione e botteghe che offrono cardi sott’olio fatti in casa e ciliegie ferrovie da portare agli amici. Nei week end è già complicato assicurarsi un posto letto nei B&B che Reggio Calabria offre. È l’effetto Ryanair che sta producendo le prime ricadute. Parliamo con un giovane gestore che sta nel ramo da tre lustri. Molti stranieri, ma anche italiani. Si fermano ormai 4 giorni grazie al low cost. Prima con il turismo si lavorava solo a luglio e ad agosto, poi era tutto servizio al business. La prospettiva è profondamente cambiata. Le 8 nuove rotte (5 straniere e 3 italiane) su Reggio Calabria hanno i motori accesi. Una nota ufficiale di Aeroporti Calabria informa che anche il volo per Tirana ad aprile ha viaggiato con un coefficiente di riempimento al 76 per cento. Molto meglio per le altre destinazioni. Secondo Assearoporti siamo già ad 8.000 passeggeri a settimana, ma nella quota va considerato che sempre più messinesi in arrivo e partenza hanno abbandonata il lontano Fontanarossa di Catania preferendo il Tito Minniti reggino.

Non solo aerei. Anche i comodi treni hanno il loro ruolo con Trenitalia e Italo che ti sbarcano nella stazione ferroviaria disegnata secondo le armoniose linee razionaliste dell’architetto Mazzoni. Accoglienti e di pregio i mosaici che nei sottopassi mostrano e raccontano in bella evidenza gli attrattori turistici cittadini con tanto di Rcode per saperne di più. Meno adeguato, invece, che lo storico bar della stazione sia chiuso, anche se a cento passi offre tavolini e ristoro il bar di via Garibaldi, ma chi arriva o parte ha bisogno di avere servizio a pochi metri dal treno.
Al turista non organizzato fuori dalla stazione una pattuglia di cinque-sei taxi offre accompagnamento. Può capitare che il primo della fila veda una signora a fianco del guidatore. Non è un taxi prenotato. È la moglie dell’autista Bruno, che con i suoi 70 anni ben portati spesso si annoia a stare a casa da sola, e quindi accompagna il marito nelle corse lungo la città. Non si abbia paure di queste abitudini umane che differenziano Reggio Calabria da Marsiglia o Oporto dove tutto questo mai accadrebbe. I due coniugi dialogano con il viaggiatore italiano (ma credo anche con gli stranieri) in dialetto reggino regalando umanità viva e anche una dimensione folclorica che non dobbiamo più vivere come vergogna ma come autenticità del nostro vivere. Invece di omologarsi certo turismo esperienziale ha le sue simpatie dal volto umano. Mondi diversi dalla flotta di Uber che sta per arrivare in Calabria ma il turista avrà da scegliere per raggiungere anche i siti della provincia con quei nomi di favola che si chiamano Scilla, Riace, Pentadattilo. E tra i servizi che migliorano d’obbligo ricordare che da qualche mese con Trenitalia pagando biglietto unico si raggiunge sulla Jonica la Villa di Casignana, il migliore esempio di archeologia calabrese, connettendosi alla stazione di Bianco e arrivando a destinazione con bus dedicato.
A Reggio Calabria è iniziato anche il turismo da crociera. Episodico e da costruire, qualcuno invidia Messina che da decenni ha un suo asset turistico. Invitiamo alla riflessione sul punto. Il turismo da crociera è molto mordi e fuggi. Poche ore in un luogo con l’ansia di vedere il più possibile, anche qui l’iperturismo è subito dietro l’angolo, meglio proporre il turismo lento e rilassato che ti consente un aperitivo che ti accompagna diverse ore incontrando gente del posto e abitudini meridiane.

Sul chilometro più bello d’Italia sta la statua di Atena combattente eretta per ricordare che il re sciaboletta, Vittorio Emanuele III, era in navigazione a largo della Calabria con il suo vascello quando cablarono la notizia che il padre Umberto I era morto a causa dell’attentato di Monza dell’anarchico Bresci. Era già re quando pose il piede a Reggio Calabria da cui prese il treno reale per assolvere i suoi nuovi obblighi e le future tragedie. Quando nel 1932 la statua si pose sul piedistallo la Dea puntava la sua lancia verso il mare a difendere Reggio dagli stranieri. Italo Falcomata, che piantò i semi della rinascita di una città per lungo dolente, Atena la fece rivolgere con lo sguardo e l’arma verso la città. Un intuito sottile quello del professore nel volerci ricordare che molti nemici Reggio, come la Calabria tutta, i suoi nemici li ha spesso all’interno delle sue mura.
L’effetto Rynair è ancora all’inizio e speriamo che duri, ma il cronista travestito da turismo ne vede luci e ombre. A sera tardi, se esci da un magnifico ristorante e sai che nelle vicinanze c’è un “Cesare” da gelato internazionale non puoi trovare il buio dell’illuminazione pubblica di via Marina perché il chilometro più bello d’Italia va illuminato come un Colosseo, anche perché risalendo una via perpendicolare poi trovi un imponente ufficio della Provincia vuoto nelle stanze ma tutte incredibilmente illuminate fino al suo ultimo piano. Luci e ombre, è ombra ogni sacchetto di spazzatura che al mattino inoltrato trovi in centro davanti ad esercizi commerciali o case private. Preferiamo le luci, come quelle che illuminano in Rete il ocumentario giapponese di Nkk word che nella sinossi di presentazione informa: “Reggio Calabria, uno dei gioielli dell’Italia meridionale”.

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Turismo, l’Italia entra nella top ten mondiale ma dietro Spagna e Francia

È quanto emerge dalla classifica del Travel & Tourism Development Index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef). Nei primi 10 posti della lista stilata dall’organizzazione di Ginevra ci sono, nell’ordine: Stati Uniti, Spagna, Giappone, Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, Cina, Italia e Svizzera. Il nostro Paese guadagna tre posizioni rispetto all’anno scorso

La fine delle restrizioni legate alla pandemia e la domanda repressa porteranno gli arrivi turistici e il contributo del turismo al Pil mondiale a raggiungere nel 2024 livelli pre-Covid. Nel frattempo, però, a frenare la voglia di viaggiare ci sono “sfide esterne” come inflazione, tassi di interesse, i conflitti in Europa e nel Medio Oriente. Inoltre le infrastrutture aeree e quelle turistiche, assieme ai servizi, restano al di sotto dei livelli pre-Covid. Un contesto nel quale l’Italia migliora ed entra nella top ten delle destinazioni, anche resta alle spalle di Spagna , sua principale concorrente nell’Europa mediterranea (seconda), e Francia (quarta).

È quanto emerge dalla classifica del Travel & Tourism Development Index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef), un indice globale che «misura l’insieme di fattori e politiche volti allo sviluppo sostenibile e resiliente del settore viaggi e turismo, che a sua volta contribuisce allo sviluppo di un Paese». In particolare l’indice è composto da cinque dimensioni (ambiente favorevole, politiche per il settore, infrastrutture e servizi, risorse, sostenibilità) per un totale di 102 indicatori. «Dato che il settore viaggi e turismo storicamente vale un decimo del Pil e dell’occupazione globale – sottolinea il rapporto – i decisori politici devono riconoscere la necessità di approcci strategici e olistici» per sbloccare il suo potenziale.

In cima alla classifica, stilata dall’organizzazione ginevrina in collaborazione con l’università britannica del Surrey, ci sono gli Stati Uniti, seguiti da Spagna Giappone FranciaAustraliaGermaniaGran BretagnaCina e, in nona posizione, l’Italia che guadagna tre posizioni rispetto al rapporto precedente. Nella graduatoria che prende in considerazione 119 economie il nostro Paese è imbattibile per le risorse culturali (un “pilastro” che misura non solo la disponibilità di siti archeologici e strutture storiche ma il modo in cui queste risorse vengono promosse e sviluppate): 6,74 è il più alto valore al mondo, seguito da vicino solo da Giappone (6,71) e Spagna (6,64). Buoni anche i risultati su “servizi sanitari e igiene” (5,88) e “preparazione su Information and tecnology (5,85). Male, invece, su competitività di prezzo (3,15), impatto socio-economico del turismo, ossia il contributo del settore all’economia, ai salari e alla parità salariale di genere (3,46), e sostenibilità della domanda (che include anche il rischio sovraffollamento) con 3,53. Valore comunque sopra la media dell’Europa del Sud che è 3,26.

Il Sole 24 ore

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I turisti premiano la Calabria, Reggio meta ideale per offerta “trasversale”

Presentati i dati dell’indagine realizzata dall’Istituto nazionale ricerche turistiche, commissionata da Unioncamere e Enit
Il presidente Tramontana al focus regionale: «Quanto emerge dal report ci aiuta a pianificare ancora meglio la nostra offerta»

Estate 2023, bene Reggio Calabria: metà ideale per il turismo trasversale

Provincia ideale per realizzare un turismo trasversale, Reggio di Calabria registra l’interesse provinciale più marcato per mare (85,3%), cultura (63%), natura (43%) e shopping (17,2%). È quanto emerge dall’indagine sui flussi vacanzieri estivi in Calabria di Isnart, Istituto nazionale ricerche turistiche, commissionata da Unioncamere e Enit, Ente nazionale italiano per il turismo.

Parlando di canali di comunicazione, emerge dal rapporto, appare predominante il peso di Internet, il quale influenza il 75,4% dei vacanzieri (quota provinciale più alta).

Circa le attività svolte a destinazione, è assai rilevante il “peso” dello shopping (56%); importante anche l’influenza emergente dell’enogastronomia che, tra degustazioni dei prodotti locali (39,4%) ed eventi dedicati (10,1%), contribuisce ad arricchire l’appeal turistico-culturale del territorio provinciale.

Non stupisce, inoltre, che Reggio di Calabria registri la spesa media giornaliera più alta (96,3 euro), rendendo più contenuta quella per l’alloggio (58,5 euro).

I dati al centro di un focus in vista della prossima pianificazione dell’offerta turistica in Calabria

I dati sul turismo estivo in Calabria sono stati analizzati nel corso del “focus group – in modalità webinar – per una lettura condivisa per la pianificazione, lo sviluppo e il monitoraggio del territorio Calabria” organizzato da Unioncamere Calabria, in collaborazione con le Camere di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Cosenza e Reggio Calabria, nell’ambito delle iniziative previste dal progetto “Sostegno del turismo” del Fondo di Perequazione 2021-22,con il supporto tecnico-scientifico di Isnart, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche.

Nel corso dell’evento on line è stata presentata l’indagine svolta da ISNART per conto di Unioncamere e di Unioncamere Calabria, nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio che ha investito nel corso dell’estate 2023 un campione di 1.253 visitatori italiani e stranieri durante il loro soggiorno nella regione al fine di rilevare i comportamenti turistici e di consumo.

«Si conferma, attraverso la lettura dei risultati dell’indagine presentata, la forte incidenza turistica dei “repeater”, ovvero coloro che ritornano in Calabria (43%) – commenta Antonino Tramontana, Presidente di Unioncamere Calabria – dato nettamente superiore al 15% della media nazionale. Internet influenza, inoltre, la scelta di quasi 1 turista su 2 (48%), quota che sale al 75,4% nel caso di Reggio Calabria. In linea con il dato medio nazionale, l’estate 2023 si caratterizza ad ogni modo per una spesa maggiore per l’alloggio (66,4 euro) che ha influenzato i consumi sul territorio (51,4 euro). Consumi – a macchia di leopardo – sui territori: si spende di più per acquisti di beni e servizi in provincia di Reggio Calabria, di meno in quei di Cosenza dove, però, è maggiore l’incidenza di chi soggiorna in strutture ricettive».

«Il focus group ha inteso costituire un importante momento di condivisione tra i diversi portatori d’interesse del territorio sulle strategie prioritarie per lo sviluppo del sistema turistico regionale e per la qualificazione dell’offerta – ancora Tramontana  nonché un’opportunità di riflessione anche sull’azione di supporto che viene resa disponibile da parte del sistema delle Camere di commercio calabresi».

«Al fine di valorizzazione la messa a sistema delle risorse e delle competenze in tema di sostegno al Turismo regionale – l’auspicio del presidente di Unioncamere – diventa cruciale la capacità di stringere collaborazioni strategiche tra le Istituzioni, proprio in questa direzione Unioncamere Calabria ha sottoscritto due protocolli d’intesa con i Dipartimenti regionali Sviluppo Economico e Attrattori Culturali e Territorio e Tutela dell’Ambiente».

Sostegno Turismo, strumento a sostegno della Pa e dell’economia locale

Tale indagine si colloca all’interno del progetto “Sostegno del turismo” che prevede, tra le linee di attività, il presidio dell’informazione economica attraverso l’implementazione dell’“Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio”, il primo ecosistema digitale nazionale realizzato per dare supporto alle strategie della PA centrale e locale,  che utilizza sistemi integrati di lettura dei fenomeni turistici (banche date ufficiali , big data, indagini field su territorio,…).

Lo strumento si pone a servizio della progettazione delle Pubbliche amministrazioni ma anche del sistema economico territoriale. Inoltre, Unioncamere Calabria con il supporto tecnico scientifico di Isnart e in sinergia con il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria ha previsto anche dei sovra-campionamenti per l’analisi del cicloturismo in Calabria.

Avvenire di Calabria

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Tropea su “Vivere il sud” del Sole 24 Ore: “Ecco la Calabria selvaggia ed enigmatica”

Esistono luoghi per le vacanze che sono perfetti, accoglienti, idilliaci, ma che si salutano volentieri, terminato il soggiorno, per tornarsene a casa propria. E poi ci sono loro, i luoghi che da meta vacanziera diventano un progetto di vita, che dentro fanno accendere una luce di possibilità e dove, in fondo, ci si sente un po’ già a casa. Uno di questi è Tropea.

Vivere, la rivista digitale pubblicata sulla homepage de Il Sole 24 Ore parla così dell’esperienza che continua a trainare l’immagine di questa terra e delle sue molteplici sfumature, dal patrimonio culturale alle bellezze paesaggistiche, passando dai miti e le leggende il cui racconto continua a rinnovarsi nel tempo, nel mondo, come modello di accoglienza.

La presenza importante della nostra destinazione anche su questa prestigiosa ed autorevole rivista nazionale ed online – dichiara il sindaco Giovanni Macrì – rientra in quelle attenzione, analisi, programmazione e pianificazione degli strumenti di comunicazione e posizionamento strategico che sin dal nostro insediamento sintetizzano bussola, visione e azione dell’Amministrazione Comunale. Proseguiremo su questa strada – aggiunge il Primo Cittadino – nella consapevolezza che senza capacità di narrazione esperienziale e di investimento ragionato in marketing territoriale non si raggiungono target ed obiettivi prefissati. Perché – chiosa Macrì – la bellezza, anche quella che vince più confronti, deve essere sempre governata.

La Calabria – selvaggia, rigogliosa, enigmatica Calabria. È il titolo che apre allo speciale inserito nel secondo numero di Vivere che segue a quello dedicato alle Città d’Arte e che zooma questa volta sul Mezzogiorno e sulle regioni Puglia, Campania, Calabria e Basilicata.

In apertura l’immagine scelta è quella che cattura insieme una porzione di spiaggia, il profilo dello scoglio più celebre ed il borgo con le sue case arrampicate sulla rupe e baciate dal sole al tramonto.

Tropea non solo meta di viaggio. Alla scoperta della Perla del Tirreno per abitare il sogno è il titolo del servizio dedicato al Principato, al suo patrimonio di chiese, di affacci sul mare cristallino, alle produzioni agroalimentari riconosciute in tutto il mondo.

E se le bellezze naturali e artistiche non mentono – si legge nel servizio a pagina 75 – non lo fanno neppure i dati: la Calabria, secondo l’ultimo report elaborato da Gate-away.com, un portale immobiliare internazionale dedicato agli stranieri che vogliono comprare casa nel nostro Paese, continua a essere tra le regioni preferite. Nel 2022, secondo un sondaggio a 40mila utenti, gli stranieri, soprattutto quelli di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Germania e Australia, hanno fatto registrare un +73,53% rispetto al 2021 e Tropea in particolare, con il 16%, si colloca al secondo posto tra le citta calabresi, ma con una delle più alte quotazioni per metro cubo.

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Turismo, verso presenze da record nel 2023, oltre 442 milioni

Prospettive da record per il turismo italiano nel 2023.

Secondo le previsioni dell’istituto Demoskopika, che l’ANSA pubblica in anteprima, saranno oltre 442 milioni le presenze con una crescita del 12,2% rispetto al 2022 ma soprattutto costituendo il valore più alto di sempre. Quanto agli arrivi, se ne potrebbero registrare quasi 127 milioni – terzo dato più elevato, il top fu nel 2019 con 131 milioni seguito dal 2018 con 128 – con un rialzo dell’11,2% sull’anno scorso.

Effetto traino sulla spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata del 22,8% rispetto al 2022.

Segnali in ripresa nel 2023 per il turismo in Italia anche sul versante dell’incoming: a scegliere l’Italia per le vacanze sarebbero quasi 61 milioni di stranieri pari a poco meno della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 215 milioni di pernottamenti.

Tutte le destinazioni regionali dovrebbero registrare un andamento positivo dei flussi turistici nel 2023. In particolare, al di sopra della media italiana, nel modello previsionale dell’Istituto di ricerca, si collocherebbero, in ordine decrescente rispetto alla variazione percentuale dei pernottamenti ben nove sistemi turistici territoriali: Trentino Alto Adige con 52,6 milioni di presenze (+15,4%) e con 12,1 milioni di arrivi (+11,8%), Veneto con 73,3 milioni di presenze (+14,8%) e con 19,1 milioni di arrivi (+11,0%), Marche con 13 milioni di presenze (+13,4%) e con 2,7 milioni di arrivi (+13,8%), Molise con 584 mila presenze (+13,4%) e con 182 mila arrivi (+14,3%), Toscana con 49,8 milioni di presenze (+13,4%) e con 14 milioni di arrivi (+13,5%). E, ancora, Lazio con 33,8 milioni di presenze (+12,8%) e con 11,5 milioni di arrivi (+12,8%), Sicilia con 15,9 milioni di presenze (+12,7%) e con 4,9 milioni di arrivi (+8,9%), Campania con 20,8 milioni di presenze (+12,3%) e con 5,7 milioni di arrivi (+13,1%) ed Emilia-Romagna con 42,8 milioni di presenze (+12,2%) e con 11,4 milioni di arrivi (+7,4%).

A seguire, con una crescita significativa dei flussi turistici, le rimanenti destinazioni regionali: Sardegna con 14,2 milioni di presenze (+11,9%) e con 3 milioni di arrivi (+10,2%), Friuli-Venezia Giulia con 9,6 milioni di presenze (+11,1%) e con 2,6 milioni di arrivi (+13,7%), Lombardia con 38,8 milioni di presenze (+10,6%) e con 15,9 milioni di arrivi (+12,1%), Puglia con 16,3 milioni di presenze (+10,0%) e con 4,1 milioni di arrivi (+10,6%), Lazio con 33,8 milioni di presenze (+12,8%) e con 11,5 milioni di arrivi (+12,8%), Valle d’Aosta con 3,6 milioni di presenze (+10,0%) e con 1,2 milioni di arrivi (+5,4%), Umbria con 6,4 milioni di presenze (+10,0%) e con 2,6 milioni di arrivi (+13,5%), Calabria con 9,2 milioni di presenze (+8,7%) e con 1,7 milioni di arrivi (+7,5%), Abruzzo con 7,2 milioni di presenze (+7,5%) e con 1,8 milioni di arrivi (+14,0%), Liguria con 16,5 milioni di presenze (+6,3%) e con 5,3 milioni di arrivi (+8,0%), Basilicata con 2,4 milioni di presenze (+4,6%) e con 765 mila arrivi (+14,7%), e, infine, Piemonte con 15,6 milioni di presenze (+4,2%) e con 6,1 milioni di arrivi (+10,0%).

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Vacanze Pasqua 2023 scuola: cinque giorni di stop alle lezioni, ma non per tutte le regioni

Archiviate le vacanze di Natale e con la mente già proiettata al prossimo appuntamento festivo, quella sia pur breve delle Vacanze di Carnevale, gli studenti si interrogano già sui giorni che saranno a disposizione per le Vacanze di Pasqua 2023, appuntamento sicuramente più corposo.

Ultime vere vacanze dell’anno

A dire il vero non se lo chiedono solo gli studenti, ma anche il personale scolastico che otterrà qualche giorno di pausa in un periodo clou dell’anno scolastico, che precede poi il rush finale verso gli esami di fine anno, per le classi che lo prevedono, e in generale verso la fine della scuola, sempre impegnativo.

Se lo chiedono anche le famiglie degli studenti, per cercare di capire se c’è la possibilità di organizzare qualche giorno di vacanza extra coincidente con le vacanze pasquali.

Le date in programma per le vacanze Pasqua 2023 scuola

Le date delle vacanze di Pasqua del 2023 sono sancite dai calendari scolastici delle singole regioni per l’anno 2022-2023. Un meccanismo ormai valido per tutte le vacanze e le altre date importanti del calendario. Ci sono naturalmente delle date comuni di astensione delle lezioni, come ad esempio quella relativa al lunedì di Pasqua, anche se non per tutti.

Quest’anno le vacanze di Pasqua coincidono con il mese di aprile. La domenica di Pasqua sarà il 9 e il giorno successivo sarà il Lunedì dell’Angelo. Per gli studenti italiani, in media ci saranno cinque giorni di vacanza.

Le vacanze di Pasqua scuola regione per regione:

Friuli Venezia Giulia: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Provincia di Bolzano: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Trentino: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Puglia: da giovedì 6 a martedì 11 aprile
Veneto: dal 6 all’8 aprile
Marche: da giovedì 6 a martedì 11 aprile
Toscana: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Molise: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Valle d’Aosta: da giovedì 6 aprile al 10 aprile 2023
Campania: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Basilicata: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Calabria: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Emilia Romagna: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Piemonte: dal 6 all’11 aprile 2023
Sicilia: dal 6 all’11 aprile 2023
Abruzzo: dal 6 all’11 aprile 2023
Lazio: dal 6 all’11 aprile 2023
Sardegna: dal 6 all’11 aprile 2023

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Estate 2022: 13 spiagge in Calabria, Puglia e Sicilia… da sogno. Vacanze tra relax e natura

L’estate 2022 è entrata nel vivo. L’Italia conserva come da sempre un grande appeal e vi è un numero importante di turisti nelle spiagge e nelle località di mare della nostra penisola. Ovviamente, a farla da padrone sono regioni come Sardegna, Sicilia, Puglia e Calabria. Da San Vito Lo Capo a Marzamemi a Lampedusa in Sicilia, da Tropea a Soverato in Calabria, fino ad arrivare alle spiagge del Salento, o a località molto frequentate come Polignano a Mare.

Da San Vito Lo Capo a Capo Vaticano, fino alla Grotta della Poesia

San Vito Lo Capo (Sicilia): è una località balneare nella provincia nord di Trapani, situata precisamente nella zona nord-occidentale della Sicilia, nel golfo di Macari. Il mare è meraviglioso, tanto da essere paragonato a quello dei Caraibi. Un viaggio a San Vito Lo Capo è una meravigliosa esperienza per chi ama il mare e la natura. Infatti, il paese è incastonato tra due luoghi naturali considerati i più belli d’Italia: la Riserva dello Zingaro e la Riserva di Monte Cofano e il territorio si estende tra il promontorio del Monte Monaco e la piana dell’Egitarso. Tra spiagge bianchissime e mare cristallino, ma anche scogliere, calette e vere e propri scenari caraibici.

Capo Vaticano (Calabria): è il promontorio più suggestivo della Costa degli Dei in provincia di Vibo Valentia nella Costa degli Dei. Dalle propaggini del Monte Poro a picco sul mare con lo sguardo proiettato verso la Costa Viola, la Sicilia e le Eolie. Calette raggiungibili solo via mare, spiagge mozzafiato, percorsi e angoli di paradiso in questo lembo di Calabria da far perdere il fiato. Tra le spiagge più belle d’Italia, quella ormai celeberrima di Grotticelle.

Grotta della Poesia (Puglia): uno degli angoli più belli del Salento. Un luogo fino a qualche anno fa poco conosciuto ma oggi meta del turismo di massa. La Grotta della Poesia si trova a Roca, tra San Foca e Torre dell’Orsouna zona caratterizzata scogliere e piccole insenature molte suggestive. Considerata una delle piscine naturali più belle d’Italia, questa grotta è carica di fascino e di mistero. Il mito è legato al nome di questa grotta. La leggenda racconta di una principessa che faceva il bagno nella grotta e con la sua bellezza ispirava i versi dei poeti.

13 angoli di paradiso

Ecco le 13 spiagge tra Sicilia, Calabria e Puglia

Isola di Lampedusa (Spiaggia dei Conigli) – Sicilia
Marzamemi – Sicilia
San Vito Lo Capo – Sicilia
Tropea – Calabria
Capo Vaticano – Calabria
Arco Magno – Calabria
Isola Capo Rizzuto – Calabria
Soverato – Calabria
Caminia -Calabria
Costa dei Gelsomini – Calabria
Scilla -Calabria
Grotta della Poesia – Puglia
Polignano a Mare – Puglia

Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud

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Vacanze in Calabria, ecco cinque luoghi da scoprire

I giorni dell’estate per eccellenza quelli a cavallo di Ferragosto. Tutti a caccia della giornata da trascorrere con parenti e amici. Un po’ di sano relax in vista poi del ritorno sui luoghi di lavoro. In Calabria sono tante le possibilità per poter vivere una vacanza all’insegna del divertimento. Dal mare alla montagna, dalla gita fuori porta, alla visita nei borghi calabresi, al pranzo in agriturismo, fino alla classica scampagnata.

Le località di mare e montagna prese d’assalto dai vacanzieri e dai calabresi: previsto il pienone nei lidi e nei tanti punti che offrono la possibilità di un ristoro al fresco nelle località montane. In vista del Ferragosto vi proponiamo cinque mete per la vostra giornata:

La spiaggia dell’occhiale a Tropea

E’ una delle spiagge più belle di Tropea, ma poco frequentata rispetto ad altre (Marina dell’Isola, del Convento) perchè di più difficile accesso. Si arriva nei pressi dell’ospedale di Tropea, ampio parcheggio e poi per arrivare in spiaggia occorre scendere le scale e attraversare un tratto di scogli. Ma arrivati lì ci si immerge in uno spettacolo unico: acqua cristallina, sabbia fine e la possibilità di stare un pò di tempo lontano dalla folla e dal caos.

Il fantabosco a Gambarie

“Il FANTABOSCO, rappresenta un ulteriore step, in  prosecuzione della faggeta del benessere, che mira a porre il giusto utilizzo umano delle risorse ambientali di cui il nostro territorio è  fortemente dotato”, così il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara nel presentare una delle nuove attrazioni: la nuova area naturalistica a Gambarie, il Fantabosco. Al suo interno, percorsi di trekking, sensoriali, fitness e didattici, per poi passare all’attraversamento del laghetto sulla zattera a funi, per lo più ideato per il benessere delle famiglie e dei bambini.

Il platano di Curinga

E’ il Platano più largo e più vecchio d’Italia, il suo tronco è completamente cavo e ha un’apertura larga più di 3 metri. Misurato scientificamente da GTF il 28 gennaio 2021 in treeclimbing. Si trova a Curinga in provincia di Catanzaro, a pochi km dagli svincoli autostradali di Lamezia e Pizzo. Si arriva dalla SS18 e si sale verso Curinga dove vi attende uno spettacolo unico. Lo scorso anno il platano di Curinga ha ottenuto la medaglia d’argento nella speciale classifica del contest European Tree of the Year 2021.

Una capatina in Sila: dal Cupone ai giganti…

Nel cuore della Sila, a pochi km dal centro di Camigliatello e a pochi passi dal lago Cecita ecco il Centro Visite Cupone. Un luogo immerso nel verde in cui il turista ha la possibilità di percorrere lunghe passeggiate nei sentieri scoprendo tante specie di animali. Il centro è gestito dall’Ente Parco Nazionale della Sila e dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza. Un viaggio tra animali e piante del parco a tu per tu con la Natura. All’interno anche il museo della Biodiversità. E se si decide di raggiungere la Sila, immancabile nel vostro tour una capatina ai Giganti della Sila: un bosco ultracentenario con oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato al FAI nel 2016.

Nei borghi della Calabria grecanica

Per chi ama l’avventura, una tappa consigliata è quella che prevede una visita ai borghi della Grecanica in provincia di Reggio Calabria. Da Bova superiore, fino a Gallicianò (il paesino più greco della Calabria dove si può mangiare in locali che prevedono cucina italo-greca), passando per Staiti, Roghudi vecchio e Pietrapennata. Immersi lungo la fiumara dell’Amendolea, scoprirete un pezzo di Calabria davvero unico.

Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud

Foto  LaPresse/  Guberti Damiano
10/10/2020 Roma - Auditorium RAI Foro italico
Foto del programma "Ballando con le stelle" quarta puntata
spettacolo
nella foto: Milly Carlucci, Siniša Mihajlović, Arianna Mihajlović

Photo LaPresse/  Guberti Damiano
10/10/2020 Rome - Auditorium RAI Foro italico
Photo tv show "Ballando con le stelle" fourth episode
Show
In the picture: Milly Carlucci, Siniša Mihajlović, Arianna Mihajlović

Da Carlucci a Zanicchi vacanze vip in Italia

Mentre Fedez e Chiara Ferragni si godono un primo scampolo di vacanza in Salento, in una masseria vicino Otranto, e Cindy Lauper festeggia il suo compleanno e trent’anni d’amore a Capri con l’attore David Thornton, Sabrina Ferilli ha scelto la Croazia per il primo stop estivo anche per il grande caldo che opprime le nostre città.

MILLY CARLUCCI “E’ un’estate in gran parte di lavoro come capita sempre, con il gruppo di Ballando staccheremo solo a cavallo di Ferragosto, quando tutta Italia si ferma. La destinazione della vacanza però ancora è da decidere, faremo un summit… dipenderà dai figli”.

CHIARA FRANCINI “A me le vacanze piacciono rilassanti – racconta l’attrice – Quest’estate andrò all’Isola del Giglio in un posto dove a cucinare pranzo e cena ci pensa la moglie del proprietario e non devo neanche scegliere il menù. Ci sono pochissime stanze e si arriva e riparte solo via mare. Saranno quindici sempre con lo stesso gruppo di amici, tutti all’insegna di relax, buone letture e dolce far niente”.

PAOLA MARELLA “Mi godo qualche giorno di meritata vacanza a Formentera dopo mesi in cui non ci siamo mai fermati. Questa in fondo è la prima estate dall’inizio della pandemia in cui torniamo realmente a vivere, si sente ovunque anche la voglia di tornare a viaggiare”

SAMUEL PERON Si concederà qualche giorno di vacanza? “Sì, Tania è siciliana e andremo nella sua casa sull’isola a fare un po’ di mare, anche se con questo caldo a me piacerebbe anche la montagna”.

SERGIO RUBINI “Quest’estate? Non in Puglia. E’ stracolma. Me lo ha detto anche il governatore Michele Emiliano: non c’è posto, non ce veni’ – racconta tra il serio il faceto l’attore e regista – Me ne andrò in Calabria. Anzi, voglio diventare il divulgatore ufficiale della Calabria. Forza, venite tutti in Calabria”.

IVA ZANICCHI Pronta a trascorrere l’estate nei luoghi del cuore: “la Sardegna, dove ho casa, e il mio paesino, Ligonchio, perché ci sto troppo bene ed è rimasto immacolato, sempre uguale. E poi lì c’è il Cavalbianco, il mio monte, il più bello del mondo”, dice.

cattolica di stilo

Alla scoperta della Calabria Ionica: un itinerario antico tra la montagna e il mare

Creature in pietra dalle forme insolite spuntano fra i tetti: sembrano torri in miniatura, o punte di lancia. In realtà, sono i comignoli di un particolare tipo di abitazione che si trova solo qui, a Civita, nel Parco nazionale del Pollino.

Calabria Ionica, tour tra montagna e mare

Le chiamano case Kodra, dal nome di un artista albanese che aderì al Cubismo e che, nei suoi dipinti, sembra richiamarne le forme antropomorfe: le finestre sono gli occhi, la porta la bocca, la canna fumaria il naso.

E poi, ovviamente, quegli strani comignoli che un tempo servivano per scacciare gli spiriti maligni, ma anche per segnalare lo status sociale della famiglia di appartenenza.

Arrivarono nel XVI secolo, gli albanesi, in fuga dai turchi, e da allora non se ne sono più andati.

“Quando ero un bimbo qui si parlava solo arbëreshë”, ricorda Demetrio Emmanuele, 86 anni, anima del Museo etnico della cultura italo-albanese che si affaccia sulla piccola piazza del borgo (museoetnicoarbresh.org).

“E ora insegno questa lingua ai più giovani”, aggiunge, regalando ai visitatori una copia di Katundi Ynë (Paese Nostro), rivista di cultura e attualità che dirige da anni. Tra gli allievi che lo aiutano nella gestione del museo c’è Christian Bello, studente di liceo a Verona tornato a Civita, suo paese d’origine, grazie al progetto Cercasi abitanti ideato e promosso da Stefania Emmanuele, figlia di Demetrio: “Vogliamo riportare qui i giovani rendendoli partecipi della società”, spiega, “ma anche aiutandoli con l’acquisto o l’affitto di immobili a prezzi accessibili”.

Anche Natalia, sorella di Christian, è entusiasta di questo recupero della memoria locale e nei mesi estivi si offre per fare da guida lungo le vie del paese.

Si passa davanti alla chiesa di Santa Maria, cattolica ma di rito greco-bizantino, per poi scendere gli oltre 600 gradini che portano al ponte del Diavolo, in un paesaggio rupestre d’intatta bellezza: un canyon con le gole più lunghe d’Italia e una scenografica parete rocciosa.

Trekking nelle gole del fiume Raganello

Da qui ci si può spingere per un trekking nelle gole del fiume Raganello, lunghe 13 chilometri, o risalire al borgo facendo una sosta al belvedere. Alle spalle, il paesaggio selvaggio del Pollino è punteggiato da lecci, querce, ulivi e, a quote più alte, il rarissimo pino loricato; di fronte, la vallata si apre fino allo Ionio tra oleandri, macchia mediterranea e vigneti.

A pochi chilometri da Civita, nella piana di Castrovillari, Frascineto è un centro arbëreshë che ha fatto della viticultura un modo per conservare la propria tradizione.

Francesco Rizzo, per esempio, ha voluto dare una nuova possibilità agli antichissimi vitigni delle colline ai piedi del monte Serra Dolcedorme, la vetta più alta di Calabria. “Sono tutti autoctoni, come il Magliocco Canino”, spiega. “Li abbiamo recuperati poco prima che venissero espiantati, innestandoli direttamente sul campo. Il clima, poi, ci ha aiutato a fare il resto”.

Leggende e corallo rosso

Il freddo dei monti si stempera con l’aria salmastra, lì dove la grande piana di Sibari diventa un corridoio tra il mare e le colline, cesellate da piogge e torrenti fino a formare i tipici calanchi. Un territorio che non ha ancora ceduto alle sirene del turismo, segnato dai piccoli borghi dell’interno e dalle località costiere.

Osservata dall’alto del centro storico, dove la cupola “a trullo” della chiesa di San Nicola sembra proteggere gli antichi palazzi, la Trebisacce moderna si allunga sul mare in un’atmosfera vivace tra pescherie, ristoranti e negozietti.

Il suo sviluppo è legato a doppio filo con la terra e con l’acqua. Fuori paese, gli agrumeti colorano di verde le campagne: qui cresce il biondo tardivo, varietà di arancia che matura a primavera inoltrata, un tempo ricercatissima in tutto il Sud.

Oggi invece queste piante centenarie bastano appena ai bisogni locali. E poi c’è lo Ionio: in piena notte, dal pontile ottocentesco del paese salpano le poche imbarcazioni di pescatori ancora attive. Tonni, rane pescatrici, seppie, gamberi viola, aragoste: un tesoro proveniente soprattutto da una secca scoperta a 11 miglia dalla costa, un tempo terra emersa chiamata monte Sardo.

Per gli appassionati di mitologia omerica sarebbe l’isola di Ogigia, dove Ulisse rimase prigioniero della ninfa Calipso per sette anni.

Oggi è un’area dalla ricchissima biodiversità, che ha spinto gli studiosi della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli ad aprire una sede distaccata per lavorare alla sua tutela.

La Torre spaccata

Il centro, che nel 2021 ha certificato il ritorno del corallo rosso, è a due passi dalla suggestiva torre spaccata di Amendolara, con le pietre centenarie lambite dalle onde.

Meglio conservata è la torre della Marina di Albidona, costruita dai monaci basiliani nel Quattrocento a difesa dalle incursioni saracene.

L’avvocato Rinaldo Chidichimo ha ereditato i terreni su cui sorge e li ha trasformati in una vasta tenuta di albicocchi e limoni.

Accoglie i visitatori nella sua masseria e mostra loro la vasta biblioteca dove ha raccolto più di ottomila volumi, in gran parte dedicati alla Calabria e ai suoi miti.

“Uno dei più incredibili riguarda proprio Albidona e ha un fondo di verità”, rivela. “Il nome, che significa ‘bianca signora’, deriva dalla ninfa Leucotea che, dopo essere stata scagliata in queste acque da Zeus, secondo la leggenda mostrerebbe il suo ‘occhio’ ai naviganti.

Un occhio che esiste davvero: è infatti un vortice d’acqua dolce già citato dagli storici dell’antichità, che trivellazioni recenti hanno scoperto provenire da spaccature sul fondale marino e che origina da laghi sotterranei”.

Da Roseto a Rocca Imperiale

Risalire questo tratto di costa significa fare continuamente i conti con la Storia. Dopo chilometri di pini marittimi e spiagge deserte, il castello di Roseto Capo Spulico appare all’improvviso lungo la Statale ionica.

Le sue mura arroccate sullo sperone roccioso sono uno dei simboli della Calabria: dall’alto della torre merlata, quando l’aria è nitida, lo sguardo arriva fino al golfo di Taranto.

Il Castello e le sue storie

“Il castello risale al X secolo”, spiega Michele Cosentino, membro della famiglia che lo ha rilevato e restaurato, “ma fu ricostruito nel Duecento da Federico II, che lo sequestrò ai Templari. C’è chi dice che qui fu custodita la Sacra Sindone in arrivo dall’Oriente”.

La sera, quando la spiaggia si svuota e il castello si illumina, si sale in paese in cerca di frescura.

Anche Roseto, come Amendolara e Albidona, è un borgo libero da calca e frenesia, con gli stretti vicoli, le vecchie insegne e una piazza da cui godere del panorama gustando una pitta liscia, la focaccia tradizionale, o andando alla scoperta della minuscola cappella dell’Immacolata, gioiellino dal campanile a vela e le pietre vecchie di 600 anni.

Rocca Imperiale, atmosfera elegante

Atmosfera simile, ma con un tocco di eleganza in più, si respira a Rocca Imperiale.

Già da lontano seduce: le abitazioni si appoggiano alle linee sinuose della collina fino a formare un grande ventaglio che culmina con il potente castello Svevo Aragonese, dove tutto è grandioso: la piazza d’armi, la torre polveriera, i bastioni con vista sui calanchi e sugli orti tutt’attorno, traboccanti del tesoro più prezioso per queste terre, il limone.

La discesa al centro storico, poi, permette di scoprire la torre campanaria della chiesa Madre dalle bifore romaniche, unico brandello dell’antico borgo duecentesco ad avere resistito alla distruzione saracena del 1664.

Poesie e profumo di limoni

Dalla piazzetta ci si disperde nei vicoli, richiamati dal profumo di limone delle botteghe e incuriositi dalle maioliche colorate appese ai muri che racchiudono poesie.

I versi sono firmati dai vincitori del concorso poetico “Il Federiciano”, tra i più importanti d’Italia, che qui si tiene ogni estate. Per l’organizzatore Giuseppe Aletti “è un esperimento di turismo culturale e marketing territoriale che ha saputo sostenere l’identità di questa parte di Calabria”. E forse ha ridato voce a un’ideale di bellezza che qui, in fondo, si riscontra ovunque.

Articolo di Antonio Oleari per il Corriere della Sera