tropea

Tropea su “Vivere il sud” del Sole 24 Ore: “Ecco la Calabria selvaggia ed enigmatica”

Esistono luoghi per le vacanze che sono perfetti, accoglienti, idilliaci, ma che si salutano volentieri, terminato il soggiorno, per tornarsene a casa propria. E poi ci sono loro, i luoghi che da meta vacanziera diventano un progetto di vita, che dentro fanno accendere una luce di possibilità e dove, in fondo, ci si sente un po’ già a casa. Uno di questi è Tropea.

Vivere, la rivista digitale pubblicata sulla homepage de Il Sole 24 Ore parla così dell’esperienza che continua a trainare l’immagine di questa terra e delle sue molteplici sfumature, dal patrimonio culturale alle bellezze paesaggistiche, passando dai miti e le leggende il cui racconto continua a rinnovarsi nel tempo, nel mondo, come modello di accoglienza.

La presenza importante della nostra destinazione anche su questa prestigiosa ed autorevole rivista nazionale ed online – dichiara il sindaco Giovanni Macrì – rientra in quelle attenzione, analisi, programmazione e pianificazione degli strumenti di comunicazione e posizionamento strategico che sin dal nostro insediamento sintetizzano bussola, visione e azione dell’Amministrazione Comunale. Proseguiremo su questa strada – aggiunge il Primo Cittadino – nella consapevolezza che senza capacità di narrazione esperienziale e di investimento ragionato in marketing territoriale non si raggiungono target ed obiettivi prefissati. Perché – chiosa Macrì – la bellezza, anche quella che vince più confronti, deve essere sempre governata.

La Calabria – selvaggia, rigogliosa, enigmatica Calabria. È il titolo che apre allo speciale inserito nel secondo numero di Vivere che segue a quello dedicato alle Città d’Arte e che zooma questa volta sul Mezzogiorno e sulle regioni Puglia, Campania, Calabria e Basilicata.

In apertura l’immagine scelta è quella che cattura insieme una porzione di spiaggia, il profilo dello scoglio più celebre ed il borgo con le sue case arrampicate sulla rupe e baciate dal sole al tramonto.

Tropea non solo meta di viaggio. Alla scoperta della Perla del Tirreno per abitare il sogno è il titolo del servizio dedicato al Principato, al suo patrimonio di chiese, di affacci sul mare cristallino, alle produzioni agroalimentari riconosciute in tutto il mondo.

E se le bellezze naturali e artistiche non mentono – si legge nel servizio a pagina 75 – non lo fanno neppure i dati: la Calabria, secondo l’ultimo report elaborato da Gate-away.com, un portale immobiliare internazionale dedicato agli stranieri che vogliono comprare casa nel nostro Paese, continua a essere tra le regioni preferite. Nel 2022, secondo un sondaggio a 40mila utenti, gli stranieri, soprattutto quelli di Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Germania e Australia, hanno fatto registrare un +73,53% rispetto al 2021 e Tropea in particolare, con il 16%, si colloca al secondo posto tra le citta calabresi, ma con una delle più alte quotazioni per metro cubo.

travel-g80281710f_1920

Turismo, verso presenze da record nel 2023, oltre 442 milioni

Prospettive da record per il turismo italiano nel 2023.

Secondo le previsioni dell’istituto Demoskopika, che l’ANSA pubblica in anteprima, saranno oltre 442 milioni le presenze con una crescita del 12,2% rispetto al 2022 ma soprattutto costituendo il valore più alto di sempre. Quanto agli arrivi, se ne potrebbero registrare quasi 127 milioni – terzo dato più elevato, il top fu nel 2019 con 131 milioni seguito dal 2018 con 128 – con un rialzo dell’11,2% sull’anno scorso.

Effetto traino sulla spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata del 22,8% rispetto al 2022.

Segnali in ripresa nel 2023 per il turismo in Italia anche sul versante dell’incoming: a scegliere l’Italia per le vacanze sarebbero quasi 61 milioni di stranieri pari a poco meno della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 215 milioni di pernottamenti.

Tutte le destinazioni regionali dovrebbero registrare un andamento positivo dei flussi turistici nel 2023. In particolare, al di sopra della media italiana, nel modello previsionale dell’Istituto di ricerca, si collocherebbero, in ordine decrescente rispetto alla variazione percentuale dei pernottamenti ben nove sistemi turistici territoriali: Trentino Alto Adige con 52,6 milioni di presenze (+15,4%) e con 12,1 milioni di arrivi (+11,8%), Veneto con 73,3 milioni di presenze (+14,8%) e con 19,1 milioni di arrivi (+11,0%), Marche con 13 milioni di presenze (+13,4%) e con 2,7 milioni di arrivi (+13,8%), Molise con 584 mila presenze (+13,4%) e con 182 mila arrivi (+14,3%), Toscana con 49,8 milioni di presenze (+13,4%) e con 14 milioni di arrivi (+13,5%). E, ancora, Lazio con 33,8 milioni di presenze (+12,8%) e con 11,5 milioni di arrivi (+12,8%), Sicilia con 15,9 milioni di presenze (+12,7%) e con 4,9 milioni di arrivi (+8,9%), Campania con 20,8 milioni di presenze (+12,3%) e con 5,7 milioni di arrivi (+13,1%) ed Emilia-Romagna con 42,8 milioni di presenze (+12,2%) e con 11,4 milioni di arrivi (+7,4%).

A seguire, con una crescita significativa dei flussi turistici, le rimanenti destinazioni regionali: Sardegna con 14,2 milioni di presenze (+11,9%) e con 3 milioni di arrivi (+10,2%), Friuli-Venezia Giulia con 9,6 milioni di presenze (+11,1%) e con 2,6 milioni di arrivi (+13,7%), Lombardia con 38,8 milioni di presenze (+10,6%) e con 15,9 milioni di arrivi (+12,1%), Puglia con 16,3 milioni di presenze (+10,0%) e con 4,1 milioni di arrivi (+10,6%), Lazio con 33,8 milioni di presenze (+12,8%) e con 11,5 milioni di arrivi (+12,8%), Valle d’Aosta con 3,6 milioni di presenze (+10,0%) e con 1,2 milioni di arrivi (+5,4%), Umbria con 6,4 milioni di presenze (+10,0%) e con 2,6 milioni di arrivi (+13,5%), Calabria con 9,2 milioni di presenze (+8,7%) e con 1,7 milioni di arrivi (+7,5%), Abruzzo con 7,2 milioni di presenze (+7,5%) e con 1,8 milioni di arrivi (+14,0%), Liguria con 16,5 milioni di presenze (+6,3%) e con 5,3 milioni di arrivi (+8,0%), Basilicata con 2,4 milioni di presenze (+4,6%) e con 765 mila arrivi (+14,7%), e, infine, Piemonte con 15,6 milioni di presenze (+4,2%) e con 6,1 milioni di arrivi (+10,0%).

classroom-g3bf0c94e7_1920

Vacanze Pasqua 2023 scuola: cinque giorni di stop alle lezioni, ma non per tutte le regioni

Archiviate le vacanze di Natale e con la mente già proiettata al prossimo appuntamento festivo, quella sia pur breve delle Vacanze di Carnevale, gli studenti si interrogano già sui giorni che saranno a disposizione per le Vacanze di Pasqua 2023, appuntamento sicuramente più corposo.

Ultime vere vacanze dell’anno

A dire il vero non se lo chiedono solo gli studenti, ma anche il personale scolastico che otterrà qualche giorno di pausa in un periodo clou dell’anno scolastico, che precede poi il rush finale verso gli esami di fine anno, per le classi che lo prevedono, e in generale verso la fine della scuola, sempre impegnativo.

Se lo chiedono anche le famiglie degli studenti, per cercare di capire se c’è la possibilità di organizzare qualche giorno di vacanza extra coincidente con le vacanze pasquali.

Le date in programma per le vacanze Pasqua 2023 scuola

Le date delle vacanze di Pasqua del 2023 sono sancite dai calendari scolastici delle singole regioni per l’anno 2022-2023. Un meccanismo ormai valido per tutte le vacanze e le altre date importanti del calendario. Ci sono naturalmente delle date comuni di astensione delle lezioni, come ad esempio quella relativa al lunedì di Pasqua, anche se non per tutti.

Quest’anno le vacanze di Pasqua coincidono con il mese di aprile. La domenica di Pasqua sarà il 9 e il giorno successivo sarà il Lunedì dell’Angelo. Per gli studenti italiani, in media ci saranno cinque giorni di vacanza.

Le vacanze di Pasqua scuola regione per regione:

Friuli Venezia Giulia: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Provincia di Bolzano: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Trentino: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Puglia: da giovedì 6 a martedì 11 aprile
Veneto: dal 6 all’8 aprile
Marche: da giovedì 6 a martedì 11 aprile
Toscana: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Molise: da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023
Valle d’Aosta: da giovedì 6 aprile al 10 aprile 2023
Campania: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Basilicata: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Calabria: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Emilia Romagna: da giovedì 6 aprile all’11 aprile 2023
Piemonte: dal 6 all’11 aprile 2023
Sicilia: dal 6 all’11 aprile 2023
Abruzzo: dal 6 all’11 aprile 2023
Lazio: dal 6 all’11 aprile 2023
Sardegna: dal 6 all’11 aprile 2023

visita-guidata-scilla-1

Estate 2022: 13 spiagge in Calabria, Puglia e Sicilia… da sogno. Vacanze tra relax e natura

L’estate 2022 è entrata nel vivo. L’Italia conserva come da sempre un grande appeal e vi è un numero importante di turisti nelle spiagge e nelle località di mare della nostra penisola. Ovviamente, a farla da padrone sono regioni come Sardegna, Sicilia, Puglia e Calabria. Da San Vito Lo Capo a Marzamemi a Lampedusa in Sicilia, da Tropea a Soverato in Calabria, fino ad arrivare alle spiagge del Salento, o a località molto frequentate come Polignano a Mare.

Da San Vito Lo Capo a Capo Vaticano, fino alla Grotta della Poesia

San Vito Lo Capo (Sicilia): è una località balneare nella provincia nord di Trapani, situata precisamente nella zona nord-occidentale della Sicilia, nel golfo di Macari. Il mare è meraviglioso, tanto da essere paragonato a quello dei Caraibi. Un viaggio a San Vito Lo Capo è una meravigliosa esperienza per chi ama il mare e la natura. Infatti, il paese è incastonato tra due luoghi naturali considerati i più belli d’Italia: la Riserva dello Zingaro e la Riserva di Monte Cofano e il territorio si estende tra il promontorio del Monte Monaco e la piana dell’Egitarso. Tra spiagge bianchissime e mare cristallino, ma anche scogliere, calette e vere e propri scenari caraibici.

Capo Vaticano (Calabria): è il promontorio più suggestivo della Costa degli Dei in provincia di Vibo Valentia nella Costa degli Dei. Dalle propaggini del Monte Poro a picco sul mare con lo sguardo proiettato verso la Costa Viola, la Sicilia e le Eolie. Calette raggiungibili solo via mare, spiagge mozzafiato, percorsi e angoli di paradiso in questo lembo di Calabria da far perdere il fiato. Tra le spiagge più belle d’Italia, quella ormai celeberrima di Grotticelle.

Grotta della Poesia (Puglia): uno degli angoli più belli del Salento. Un luogo fino a qualche anno fa poco conosciuto ma oggi meta del turismo di massa. La Grotta della Poesia si trova a Roca, tra San Foca e Torre dell’Orsouna zona caratterizzata scogliere e piccole insenature molte suggestive. Considerata una delle piscine naturali più belle d’Italia, questa grotta è carica di fascino e di mistero. Il mito è legato al nome di questa grotta. La leggenda racconta di una principessa che faceva il bagno nella grotta e con la sua bellezza ispirava i versi dei poeti.

13 angoli di paradiso

Ecco le 13 spiagge tra Sicilia, Calabria e Puglia

Isola di Lampedusa (Spiaggia dei Conigli) – Sicilia
Marzamemi – Sicilia
San Vito Lo Capo – Sicilia
Tropea – Calabria
Capo Vaticano – Calabria
Arco Magno – Calabria
Isola Capo Rizzuto – Calabria
Soverato – Calabria
Caminia -Calabria
Costa dei Gelsomini – Calabria
Scilla -Calabria
Grotta della Poesia – Puglia
Polignano a Mare – Puglia

Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud

Pietre-di-Prastara-Aspromonte

Vacanze in Calabria, ecco cinque luoghi da scoprire

I giorni dell’estate per eccellenza quelli a cavallo di Ferragosto. Tutti a caccia della giornata da trascorrere con parenti e amici. Un po’ di sano relax in vista poi del ritorno sui luoghi di lavoro. In Calabria sono tante le possibilità per poter vivere una vacanza all’insegna del divertimento. Dal mare alla montagna, dalla gita fuori porta, alla visita nei borghi calabresi, al pranzo in agriturismo, fino alla classica scampagnata.

Le località di mare e montagna prese d’assalto dai vacanzieri e dai calabresi: previsto il pienone nei lidi e nei tanti punti che offrono la possibilità di un ristoro al fresco nelle località montane. In vista del Ferragosto vi proponiamo cinque mete per la vostra giornata:

La spiaggia dell’occhiale a Tropea

E’ una delle spiagge più belle di Tropea, ma poco frequentata rispetto ad altre (Marina dell’Isola, del Convento) perchè di più difficile accesso. Si arriva nei pressi dell’ospedale di Tropea, ampio parcheggio e poi per arrivare in spiaggia occorre scendere le scale e attraversare un tratto di scogli. Ma arrivati lì ci si immerge in uno spettacolo unico: acqua cristallina, sabbia fine e la possibilità di stare un pò di tempo lontano dalla folla e dal caos.

Il fantabosco a Gambarie

“Il FANTABOSCO, rappresenta un ulteriore step, in  prosecuzione della faggeta del benessere, che mira a porre il giusto utilizzo umano delle risorse ambientali di cui il nostro territorio è  fortemente dotato”, così il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara nel presentare una delle nuove attrazioni: la nuova area naturalistica a Gambarie, il Fantabosco. Al suo interno, percorsi di trekking, sensoriali, fitness e didattici, per poi passare all’attraversamento del laghetto sulla zattera a funi, per lo più ideato per il benessere delle famiglie e dei bambini.

Il platano di Curinga

E’ il Platano più largo e più vecchio d’Italia, il suo tronco è completamente cavo e ha un’apertura larga più di 3 metri. Misurato scientificamente da GTF il 28 gennaio 2021 in treeclimbing. Si trova a Curinga in provincia di Catanzaro, a pochi km dagli svincoli autostradali di Lamezia e Pizzo. Si arriva dalla SS18 e si sale verso Curinga dove vi attende uno spettacolo unico. Lo scorso anno il platano di Curinga ha ottenuto la medaglia d’argento nella speciale classifica del contest European Tree of the Year 2021.

Una capatina in Sila: dal Cupone ai giganti…

Nel cuore della Sila, a pochi km dal centro di Camigliatello e a pochi passi dal lago Cecita ecco il Centro Visite Cupone. Un luogo immerso nel verde in cui il turista ha la possibilità di percorrere lunghe passeggiate nei sentieri scoprendo tante specie di animali. Il centro è gestito dall’Ente Parco Nazionale della Sila e dal Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza. Un viaggio tra animali e piante del parco a tu per tu con la Natura. All’interno anche il museo della Biodiversità. E se si decide di raggiungere la Sila, immancabile nel vostro tour una capatina ai Giganti della Sila: un bosco ultracentenario con oltre 60 esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato al FAI nel 2016.

Nei borghi della Calabria grecanica

Per chi ama l’avventura, una tappa consigliata è quella che prevede una visita ai borghi della Grecanica in provincia di Reggio Calabria. Da Bova superiore, fino a Gallicianò (il paesino più greco della Calabria dove si può mangiare in locali che prevedono cucina italo-greca), passando per Staiti, Roghudi vecchio e Pietrapennata. Immersi lungo la fiumara dell’Amendolea, scoprirete un pezzo di Calabria davvero unico.

Articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud

Foto  LaPresse/  Guberti Damiano
10/10/2020 Roma - Auditorium RAI Foro italico
Foto del programma "Ballando con le stelle" quarta puntata
spettacolo
nella foto: Milly Carlucci, Siniša Mihajlović, Arianna Mihajlović

Photo LaPresse/  Guberti Damiano
10/10/2020 Rome - Auditorium RAI Foro italico
Photo tv show "Ballando con le stelle" fourth episode
Show
In the picture: Milly Carlucci, Siniša Mihajlović, Arianna Mihajlović

Da Carlucci a Zanicchi vacanze vip in Italia

Mentre Fedez e Chiara Ferragni si godono un primo scampolo di vacanza in Salento, in una masseria vicino Otranto, e Cindy Lauper festeggia il suo compleanno e trent’anni d’amore a Capri con l’attore David Thornton, Sabrina Ferilli ha scelto la Croazia per il primo stop estivo anche per il grande caldo che opprime le nostre città.

MILLY CARLUCCI “E’ un’estate in gran parte di lavoro come capita sempre, con il gruppo di Ballando staccheremo solo a cavallo di Ferragosto, quando tutta Italia si ferma. La destinazione della vacanza però ancora è da decidere, faremo un summit… dipenderà dai figli”.

CHIARA FRANCINI “A me le vacanze piacciono rilassanti – racconta l’attrice – Quest’estate andrò all’Isola del Giglio in un posto dove a cucinare pranzo e cena ci pensa la moglie del proprietario e non devo neanche scegliere il menù. Ci sono pochissime stanze e si arriva e riparte solo via mare. Saranno quindici sempre con lo stesso gruppo di amici, tutti all’insegna di relax, buone letture e dolce far niente”.

PAOLA MARELLA “Mi godo qualche giorno di meritata vacanza a Formentera dopo mesi in cui non ci siamo mai fermati. Questa in fondo è la prima estate dall’inizio della pandemia in cui torniamo realmente a vivere, si sente ovunque anche la voglia di tornare a viaggiare”

SAMUEL PERON Si concederà qualche giorno di vacanza? “Sì, Tania è siciliana e andremo nella sua casa sull’isola a fare un po’ di mare, anche se con questo caldo a me piacerebbe anche la montagna”.

SERGIO RUBINI “Quest’estate? Non in Puglia. E’ stracolma. Me lo ha detto anche il governatore Michele Emiliano: non c’è posto, non ce veni’ – racconta tra il serio il faceto l’attore e regista – Me ne andrò in Calabria. Anzi, voglio diventare il divulgatore ufficiale della Calabria. Forza, venite tutti in Calabria”.

IVA ZANICCHI Pronta a trascorrere l’estate nei luoghi del cuore: “la Sardegna, dove ho casa, e il mio paesino, Ligonchio, perché ci sto troppo bene ed è rimasto immacolato, sempre uguale. E poi lì c’è il Cavalbianco, il mio monte, il più bello del mondo”, dice.

cattolica di stilo

Alla scoperta della Calabria Ionica: un itinerario antico tra la montagna e il mare

Creature in pietra dalle forme insolite spuntano fra i tetti: sembrano torri in miniatura, o punte di lancia. In realtà, sono i comignoli di un particolare tipo di abitazione che si trova solo qui, a Civita, nel Parco nazionale del Pollino.

Calabria Ionica, tour tra montagna e mare

Le chiamano case Kodra, dal nome di un artista albanese che aderì al Cubismo e che, nei suoi dipinti, sembra richiamarne le forme antropomorfe: le finestre sono gli occhi, la porta la bocca, la canna fumaria il naso.

E poi, ovviamente, quegli strani comignoli che un tempo servivano per scacciare gli spiriti maligni, ma anche per segnalare lo status sociale della famiglia di appartenenza.

Arrivarono nel XVI secolo, gli albanesi, in fuga dai turchi, e da allora non se ne sono più andati.

“Quando ero un bimbo qui si parlava solo arbëreshë”, ricorda Demetrio Emmanuele, 86 anni, anima del Museo etnico della cultura italo-albanese che si affaccia sulla piccola piazza del borgo (museoetnicoarbresh.org).

“E ora insegno questa lingua ai più giovani”, aggiunge, regalando ai visitatori una copia di Katundi Ynë (Paese Nostro), rivista di cultura e attualità che dirige da anni. Tra gli allievi che lo aiutano nella gestione del museo c’è Christian Bello, studente di liceo a Verona tornato a Civita, suo paese d’origine, grazie al progetto Cercasi abitanti ideato e promosso da Stefania Emmanuele, figlia di Demetrio: “Vogliamo riportare qui i giovani rendendoli partecipi della società”, spiega, “ma anche aiutandoli con l’acquisto o l’affitto di immobili a prezzi accessibili”.

Anche Natalia, sorella di Christian, è entusiasta di questo recupero della memoria locale e nei mesi estivi si offre per fare da guida lungo le vie del paese.

Si passa davanti alla chiesa di Santa Maria, cattolica ma di rito greco-bizantino, per poi scendere gli oltre 600 gradini che portano al ponte del Diavolo, in un paesaggio rupestre d’intatta bellezza: un canyon con le gole più lunghe d’Italia e una scenografica parete rocciosa.

Trekking nelle gole del fiume Raganello

Da qui ci si può spingere per un trekking nelle gole del fiume Raganello, lunghe 13 chilometri, o risalire al borgo facendo una sosta al belvedere. Alle spalle, il paesaggio selvaggio del Pollino è punteggiato da lecci, querce, ulivi e, a quote più alte, il rarissimo pino loricato; di fronte, la vallata si apre fino allo Ionio tra oleandri, macchia mediterranea e vigneti.

A pochi chilometri da Civita, nella piana di Castrovillari, Frascineto è un centro arbëreshë che ha fatto della viticultura un modo per conservare la propria tradizione.

Francesco Rizzo, per esempio, ha voluto dare una nuova possibilità agli antichissimi vitigni delle colline ai piedi del monte Serra Dolcedorme, la vetta più alta di Calabria. “Sono tutti autoctoni, come il Magliocco Canino”, spiega. “Li abbiamo recuperati poco prima che venissero espiantati, innestandoli direttamente sul campo. Il clima, poi, ci ha aiutato a fare il resto”.

Leggende e corallo rosso

Il freddo dei monti si stempera con l’aria salmastra, lì dove la grande piana di Sibari diventa un corridoio tra il mare e le colline, cesellate da piogge e torrenti fino a formare i tipici calanchi. Un territorio che non ha ancora ceduto alle sirene del turismo, segnato dai piccoli borghi dell’interno e dalle località costiere.

Osservata dall’alto del centro storico, dove la cupola “a trullo” della chiesa di San Nicola sembra proteggere gli antichi palazzi, la Trebisacce moderna si allunga sul mare in un’atmosfera vivace tra pescherie, ristoranti e negozietti.

Il suo sviluppo è legato a doppio filo con la terra e con l’acqua. Fuori paese, gli agrumeti colorano di verde le campagne: qui cresce il biondo tardivo, varietà di arancia che matura a primavera inoltrata, un tempo ricercatissima in tutto il Sud.

Oggi invece queste piante centenarie bastano appena ai bisogni locali. E poi c’è lo Ionio: in piena notte, dal pontile ottocentesco del paese salpano le poche imbarcazioni di pescatori ancora attive. Tonni, rane pescatrici, seppie, gamberi viola, aragoste: un tesoro proveniente soprattutto da una secca scoperta a 11 miglia dalla costa, un tempo terra emersa chiamata monte Sardo.

Per gli appassionati di mitologia omerica sarebbe l’isola di Ogigia, dove Ulisse rimase prigioniero della ninfa Calipso per sette anni.

Oggi è un’area dalla ricchissima biodiversità, che ha spinto gli studiosi della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli ad aprire una sede distaccata per lavorare alla sua tutela.

La Torre spaccata

Il centro, che nel 2021 ha certificato il ritorno del corallo rosso, è a due passi dalla suggestiva torre spaccata di Amendolara, con le pietre centenarie lambite dalle onde.

Meglio conservata è la torre della Marina di Albidona, costruita dai monaci basiliani nel Quattrocento a difesa dalle incursioni saracene.

L’avvocato Rinaldo Chidichimo ha ereditato i terreni su cui sorge e li ha trasformati in una vasta tenuta di albicocchi e limoni.

Accoglie i visitatori nella sua masseria e mostra loro la vasta biblioteca dove ha raccolto più di ottomila volumi, in gran parte dedicati alla Calabria e ai suoi miti.

“Uno dei più incredibili riguarda proprio Albidona e ha un fondo di verità”, rivela. “Il nome, che significa ‘bianca signora’, deriva dalla ninfa Leucotea che, dopo essere stata scagliata in queste acque da Zeus, secondo la leggenda mostrerebbe il suo ‘occhio’ ai naviganti.

Un occhio che esiste davvero: è infatti un vortice d’acqua dolce già citato dagli storici dell’antichità, che trivellazioni recenti hanno scoperto provenire da spaccature sul fondale marino e che origina da laghi sotterranei”.

Da Roseto a Rocca Imperiale

Risalire questo tratto di costa significa fare continuamente i conti con la Storia. Dopo chilometri di pini marittimi e spiagge deserte, il castello di Roseto Capo Spulico appare all’improvviso lungo la Statale ionica.

Le sue mura arroccate sullo sperone roccioso sono uno dei simboli della Calabria: dall’alto della torre merlata, quando l’aria è nitida, lo sguardo arriva fino al golfo di Taranto.

Il Castello e le sue storie

“Il castello risale al X secolo”, spiega Michele Cosentino, membro della famiglia che lo ha rilevato e restaurato, “ma fu ricostruito nel Duecento da Federico II, che lo sequestrò ai Templari. C’è chi dice che qui fu custodita la Sacra Sindone in arrivo dall’Oriente”.

La sera, quando la spiaggia si svuota e il castello si illumina, si sale in paese in cerca di frescura.

Anche Roseto, come Amendolara e Albidona, è un borgo libero da calca e frenesia, con gli stretti vicoli, le vecchie insegne e una piazza da cui godere del panorama gustando una pitta liscia, la focaccia tradizionale, o andando alla scoperta della minuscola cappella dell’Immacolata, gioiellino dal campanile a vela e le pietre vecchie di 600 anni.

Rocca Imperiale, atmosfera elegante

Atmosfera simile, ma con un tocco di eleganza in più, si respira a Rocca Imperiale.

Già da lontano seduce: le abitazioni si appoggiano alle linee sinuose della collina fino a formare un grande ventaglio che culmina con il potente castello Svevo Aragonese, dove tutto è grandioso: la piazza d’armi, la torre polveriera, i bastioni con vista sui calanchi e sugli orti tutt’attorno, traboccanti del tesoro più prezioso per queste terre, il limone.

La discesa al centro storico, poi, permette di scoprire la torre campanaria della chiesa Madre dalle bifore romaniche, unico brandello dell’antico borgo duecentesco ad avere resistito alla distruzione saracena del 1664.

Poesie e profumo di limoni

Dalla piazzetta ci si disperde nei vicoli, richiamati dal profumo di limone delle botteghe e incuriositi dalle maioliche colorate appese ai muri che racchiudono poesie.

I versi sono firmati dai vincitori del concorso poetico “Il Federiciano”, tra i più importanti d’Italia, che qui si tiene ogni estate. Per l’organizzatore Giuseppe Aletti “è un esperimento di turismo culturale e marketing territoriale che ha saputo sostenere l’identità di questa parte di Calabria”. E forse ha ridato voce a un’ideale di bellezza che qui, in fondo, si riscontra ovunque.

Articolo di Antonio Oleari per il Corriere della Sera

scilla

Sergio Rubini e le vacanze in Calabria: “Venite tutti, la Puglia è stracolma”

La Calabria ha un nuovo “testimonial” d’eccezione: Sergio Rubini. L’attore e regista pugliese, assieme ad altri vip, ha raccontato all’Ansa i progetti per l’estate. A sorpresa Rubini ha confessato che non trascorrerà le ferie in Puglia.

«È stracolma – ha dichiarato – me lo ha detto anche il governatore Michele Emiliano: “non c’è posto, non ce venì”. Me ne andrò in Calabria. Anzi, voglio diventare il divulgatore ufficiale della Calabria. Forza, venite tutti in Calabria».

Quella di Sergio Rubini è solo l’ultima promozione illustre, in ordine di tempo, per la Calabria. Molte celebrità hanno svelato il proprio amore per la regione sui social. È il caso di Rocìo Munoz Morales, già protagonista della docuserie tv “Donne di Calabria” voluta dalla Calabria Film Commission e del discusso spot “Calabria terra mia” al fianco di Raoul Bova .

Pochi giorni fa l’attrice spagnola ha condiviso su Instagram due foto mozzafiato scattate sulla spiaggia di Roccella Jonica commentando: «Chiedetemi se sono felice…Calabria, ti voglio bene!».

A fine giugno erano stati l’ex calciatore Bobo Vieri e la compagna Costanza Caracciolo a scegliere il mare di Palmi per trascorre qualche ora di relax.

Ancora prima Jovanotti aveva infiammato i social con il suo mini-reportage calabro. Era maggio e Jova si trovava nel Reggino per il videoclip “Alla salute”, girato tra Scilla e Gerace. A proposito di spot promozionali di qualità, lo stesso Sergio Rubini ha diretto “Puglia, autentica meraviglia” per la campagna di comunicazione 2022 progettata dall’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione.

Articolo pubblicato sul Quotidiano del Sud

le-castella-calabria

Mare: Bandiere blu, in Calabria sono 17 con due nuovi ingressi

Sono 17, due in più rispetto al 2021, le località marine calabresi che possono fregiarsi della Bandiera Blu, il riconoscimento assegnato dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee), ong internazionale con sede in Danimarca.

Le nuove arrivate, nella regione, sono Caulonia e Isola di Capo Rizzuto che vanno ad aggiungersi a Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Diamante, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Villapiana, Cirò Marina, Melissa, Sellia Marina, Soverato, Tropea, Roccella Jonica e Siderno.

I criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu riguardano parametri come validità delle acque di balneazione, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano, aree verdi, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, corsi d’educazione ambientale, strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche certificazione ambientale delle attività istituzionali e delle strutture turistiche, pesca sostenibile. Tra le curiosità c’è il caso di Roccella Ionica che, con le sue spiagge e il suo litorale da sempre tra le mete turistiche estive più gettonate, vede confermata l’assegnazione della bandiera blu per il ventesimo anno consecutivo. (ANSA).